Alla Guardia costiera di Trapani l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, il direttore marittimo della Sicilia Occidentale e comandante del porto di Palermo, contrammiraglio Salvatore Gravante, e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, hanno firmato protocollo d’intesa per la risoluzione del problema relativo al mantenimento, nell’area attuale del porto di Trapani, del cantiere navale della Liberty Lines, nodo cruciale per le attività cantieristiche della città e del porto e, soprattutto, per l’occupazione.
E’ stata, inoltre, l’occasione per mostrare il rendering della nuova struttura ricettiva che migliorerà le condizioni di attesa dei passeggeri in imbarco e sbarco nel porto di Trapani, i cui lavori inizieranno il prossimo autunno, al termine della stagione turistica 2018.
Il nodo, che coinvolge il Consorzio Asi di Trapani, oggi in liquidazione, e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Capitaneria di porto di Trapani, subentrati alla soppressa (nel 2009) Autorità portuale di Trapani, riguarda la demanialità delle aree su cui insiste il cantiere di Liberty Lines, che una sentenza di primo grado ha riconosciuto di proprietà dell’Asi. In attesa del giudizio definitivo, e in prossimità della scadenza della concessione, si è sottoscritto un protocollo tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Capitaneria di porto di Trapani, l’assessorato regionale alle Attività produttive, l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, il Consorzio Asi di Trapani in liquidazione, la Liberty Lines.
Nonostante l’annoso contenzioso giudiziario, gli enti coinvolti hanno trovato una soluzione condivisa, primo passo concreto verso la risoluzione.
In base al protocollo, il Consorzio Asi Trapani in liquidazione dà in concessione, da oggi, le aree su cui è installato il cantiere navale di Liberty Lines, in attesa che si accerti definitivamente la titolarità delle stesse aree.
“Quello che abbiamo concordato rappresenta un piccolo miracolo in termini di tempo e un bene per tutta la città che punta molto sul suo porto”, ha commentato il presidente Monti. “Abbiamo scongiurato – ha concluso – le ripercussioni occupazionali che l’eventuale smantellamento del cantiere, per indisponibilità delle aree, avrebbe prodotto sul territorio, tenuto conto che il cantiere dà lavoro a circa 90 addetti. Oltre alle conseguenze sull’operatività della flotta sociale della Liberty Lines e, a cascata, sui servizi pubblici di linea, nel caso in cui Liberty si fosse trovata costretta a smantellare il proprio cantiere, nel quale vengono effettuate le manutenzioni e le riparazioni delle unità navali che espletano il servizio”.